Il tempo che fugge e
il tempo immobile.

Il tempo immobile ci ferma, per riflettere e ricordare.

Quadrante: una ricerca sul tempo

Quadrante è un progetto nato nel 2013 con l’idea di riunire 144 orologi che, scandendo le dodici ore del giorno, ricostruiscono e ricordano alcuni avvenimenti storici.

Un tempo nuovo da vivere, partendo da quello immobile della nostra storia.

Il solo modo per conoscere il presente è ricordando il passato. È questa l’idea alla base del progetto Quadrante: ricostruire e ricordare l’orario e il giorno di alcuni avvenimenti storici, importanti per la collettività.

Anticamente gli orologi monumentali, servivano a scandire i ritmi della giornata e del lavoro.

Negli anni, questa loro funzione è andata persa e sono diventati testimoni inconsapevoli delle realtà quotidiane. Diversamente, gli orologi delle stazioni ferroviarie e quelli stradali, pur mantenendo la loro funzione estetica e identitaria, rispondono all’esigenza primaria di ricordare il tempo presente.

Silvana Festa aveva 24 anni quando quel tragico istante della strage di Bologna fermò per sempre il tempo irrequieto della Storia e dell’orologio pubblico alla Stazione Centrale.

Quadrante è un’investigazione del silenzio irradiato dagli strumenti che mappano le nostre vite. Un tentativo di misurare le ineffabili forme della memoria, umana e collettiva. Il risultato fisico di una ricerca sul tempo.

Raramente le opere d’arte indagano il senso del ricorrere. Del commemorare.

Quadrante è l’espressione plastica e visuale dell’atto stesso di ricordare.

Nel pannello sono raffigurati 144 orologi, fotografati attraverso un nuovo modo di percorrere città e paesi alla scoperta di tesori troppo spesso invisibili al nostro occhio distratto.

Quadrante e la nostalgia per il moderno

Gli orologi del Quadrante sono organizzati progressivamente. Costruiscono una giornata con le parti ordinate di numerose altre giornate: un’operazione che ha a che fare con la nostalgia per il moderno.

Ogni scatto che compone Quadrante è il risultato di un incontro tra spazio e tempo: il luogo giusto, in cui si trova l’orologio scelto, e il momento giusto dell’esatto istante necessario a completare la collezione. 

Non tutti gli orologi scelti da Silvana Festa sono stati fotografati da lei stessa: molti provengono da città lontane, in cui i suoi affetti hanno soggiornato o si sono trasferiti. L’Artista ha chiesto loro di catturare le giuste coordinate spazio-temporali, collezionando momenti lontani e ordinandoli sul suo Quadrante.

Del resto si sa che gli spazi e gli istanti sono come gli orologi: hanno dentro di sé tutto il tempo.

Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo.
Lewis Carroll